mercoledì 22 luglio 2015

Firenze: Dario Nardella boccia il referendum sulla moschea


L'argomento dell'erigenda moschea fiorentina è stato trattato in questa sede talmente tante volte che i nostri lettori avrebbero ogni diritto di essersene stancati.
La nostra opinione è sempre la stessa: la moschea si deve fare, deve essere un edificio degno della città di Firenze -come degna della città di Firenze si volle a suo tempo che fosse la sinagoga di via Farini- e dunque deve avere caratteristiche monumentali ed una posizione centrale.
La sede in cui preferiremmo vederla sorgere è compresa tra largo Annigoni ed il viale di circonvallazione che porta a Piazza Beccaria, previa la demolizione degli edifici che vi sorgono e che ospitano dalla loro fondazione attività che molto hanno contribuito a i'ddegràdo e all'insihurézza della città di Firenze.
A fine luglio 2015 la pattuglia di politici "occidentalisti" che ciondola nell'amministrazione cittadina, ammutolita dagli scippi ideologici operati dai sedicenti avversari e praticamente da sempre sotto un fuoco di fila ininterrotto fatto di disconferme, smentite, aperte prese in giro e sincere attestazioni di disprezzo da parte della popolazione generale, avrebbe proposto per la terza o quarta volta un surreale "referendum cittadino" sulla materia.
Il borgomastro ha risposto un po' infastidito e secondo termini piuttosto razionali.
Soltanto una cosa merita una correzione: secondo Dario Nardella si dovrebbe far sì che "la moschea possa essere un modo di arricchimento del contesto culturale ed interreligioso della città e non uno strumento di lotta politica da parte dei musulmani". Noi invece pensiamo che "la moschea possa essere un modo di arricchimento del contesto culturale ed interreligioso della città ed uno strumento di lotta politica da parte dei musulmani".

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