domenica 23 ottobre 2011

Le elezioni in Tunisia: i principali partiti politici presentati da Al Jazeera


La campagna elettorale per l'assemblea costituente, cominciata ufficialmente il primo ottobre
(Aude Osnowycz/Al Jazeera)


Quali partiti politici esistono in Tunisia?
Il 23 ottobre 2011 gli elettori tunisini potranno scegliere tra ottantun partiti e centinaia di candidati indipendenti.
Sam Bollier, 9 ottobre 2011.

A dieci mesi dall'insurrezione che ha posto termine alla lunga carriera di dominatore di Zine El Abidine Ben Ali ottantun partiti politici e centinaia di candidati indipendenti si sono schierati per competere nella tornata elettorale del 23 ottobre. Le consultazioni manderanno duecentodiciassette cittadini all'assemblea costituente, che riscriverà la costituzione del paese e deciderà la formazione del nuovo governo.
Fino allo scorso gennaio il Raggruppamento Costituzionale Democratico di Ben ALi (RCD) ha dominato ogni legislatura vincendo a mani basse consultazioni elettorali che i più ritenevano truccate. I partiti di opposizione cui era permesso di operare, come il Partito Democratico Progressista e lo Ettakatol, si contavano sulle dita di una mano. Altri partiti come l'islamico al-Nahda e il Partito del Congesso per la Repubblica, di centrosinistra, erano banditi e dovevano operare dall'estero.
Quella che segue è una rassegna di alcuni tra i partiti più importanti tra quelli che partecipano alle elezioni.



Al-Nahda (La Rinascita)
Al-Nahda (La Rinascita) è stato fondato nel 1981 ed è primo negli ultimi sondaggi; il 25% degli interpellati ha risposto che avrebbe votato il partito islamico. Nelle elezioni del 1989 Al-Nahda arrivò secondo dopo l'RCD. Poco dopo fu messo al bando ed il suo leader Rachid Gannouchi lasciò il paese per recarsi nel Regno Unito; dopo avervi trascorso venti anni, è di recente tornato in tunisia.
La Tunisia è uno dei paesi arabi più liberali dal punto di vista dei comportamenti sociali. Gli alti quadri del partito non intendono rinunciare a potenziali votanti, ed hanno sottolineato che il partito è favorevole all'uguaglianza di diritti tra uomini e donne. "Siamo contro l'imposizione del velo in nome dell'Islam e siamo contro il bando del velo in nome del laicismo o della modernità", ha detto Ghannouchi ad Al Jazeera.
Il modello dichiarato di Al-Nahda è il primo partito della Turchia, il Partito della Giustizia e dello Sviluppo (AKP); Ghannouchi afferma che "Se dovete fare paragoni [con altre formazioni politiche] non potete farli con i talebani o con l'Iran; il paragone più adatto è quello con lo AKP... Ammiriamo la situazione turca e coloro che se ne sono assunti la responsabilità sono nostri amici".
Il partito sottolinea anche il suo sostegno alla democrazia, al pluralismo e, entro una certa misura, alla collaborazione con l'Occidente.
Nonostante tutto questo i laicisti nutrono ancora dubbi su Al-Nahda, cui il sostegno più deciso arriva dalle regioni interne e contadine della Tunisia. Il partito ha una buona organizzazione e il sito di notizie Tunisia Live ha scritto che ha sovvenzionato la rottura del digiuno durante il Ramadan ed anche cerimonie di nozze, nel tentativo di attirare elettori.

Il sito web di Al-Nahda, Al Nahda sul Libro dei Ceffi.


Partito Democratico Progressista
Anche il Partito Democratico Progressista (PDP), come Al-Nahda, ha una storia relativamente lunga. Fondato nel 1983 da Ahmed Najib Chebbi, è stato uno dei pochi partiti considerati legali durante il governo di Ben ALi. Il laico PDP considera Al-Nahda come l'avversario d'elezione: AFP ha scritto che Chebbi ha accusato Al-Nahda di voler mettere in piedi uno "stato ideologico".
Nel 2006 Maya Jiribi è diventata segretario del partito; la prima donna a ricoprire un incarico del genere in Tunisia. Fino a gennaio, Chebbi ha ricoperto la carica di ministro per lo sviluppo regionale. Il partito è favorevole ad un aumento del salario minimo, e ad operare dal punto di vista legislativo per attirare gli investimenti stranieri.
Secondo gli ultimi sondaggi, il PDP si colloca attorno al sedici per cento. Secondo l'esperto di scienze politiche Larbi Sadiki è verosimile che si crei una coalizione tra il PDP e la Libera Unione Patriottica (UPL) di Slim Riahi.

Il sito web del PDP, il PDP sul Libro dei Ceffi e sul Cinguettatore.


Ettakatol (Forum Democratico del Lavoro e della Libertà)
Ettakatol (noto anche come Forum Democratico del Lavoro e della Libertà o FTDL) secondo i sondaggi è testa a testa con il PDP. Si tratta di un partito di centrosinistra fondato nel 1994 e considerato legale solo dopo il 2002, che mette grande enfasi sulla trasparenza e per il quale la lotta alla corruzione rappresenta uno dei primi obiettivi. Coerentemente, Ettakatol ha pubblicato a settembre il bilancio del partito e le informazioni sui tesserati. Secondo Tunisia Live, ogni settimana vi si iscrivono circa ventimila nuovi membri.
Tunisia Live ha riferito anche che Ettakatol è uno dei pochissimi partiti politici tunisini ad invvocare una riforma del diritto ereditario perché si ispiri a criteri di uguaglianza tra uomo e donna, e a condannare le violenze sessuali tra le mura domestiche. Ciò nonostante, non ci sono donne capolista. Il partito sembra avere una solida base di volontari, che cercano potenziali elettori porta a porta illustrando la piattaforma del partito. Il partito ha messo in piedi anche una delle scene più vivaci presenti sui social network e si dice disponibile a coalizzarsi con qualunque altro partito democratico e progressista.
Nel corso dell'ultimo anno il presidente di Ettakatol Mustafa Ben Jaafar è stato per qualche tempo ministro della sanità.

Il sito web di Ettakatol, Ettakatol sul Libro dei Ceffi e sul Cinguettatore.



Partito del Congresso della Repubblica
Come Ettakatol, il Partito del Congresso della Repubblica (CPR) è laico e di centrosinistra. Fu fondato nel 2001 e messo fuori legge l'anno successivo. Moncef Marzouki, un medico attivista per i diritti umani, ha guidato il partito dal suo esilio francese facendo quest'anno ritorno in Tunisia.
Secondo il suo sito web, molto del programma del CPR riguarda i diritti civili; abolizione della polizia politica e della censura, lavoro legislativo in modo da assicurare le libertà fondamentali secondo la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo. Il CPR non accetta finanziamenti dal mondo degli affari o da altre fonti esterne. Un recente sondaggio gli assegna l'otto per cento dell'elettorato.

Il sito del CPR, il CPR sul Libro dei Ceffi e sul Cinguettatore.


Libera Unione Patriottica
Di tutti i partiti politici fondati in Tunisia dopo l'insurrezione, la Libera Unione Patriottica (UPL) è forse il più interessante e controverso. L'UPL è stato lanciato quest'anno dal ricco trentanovenne uomo d'affari Slim Riahi, cresciuto da espatriato in Libia, dove ha fatto fortuna nel campo energetico ed in quello immobiliare. Riahi è rientrato in Tunisia quest'anno.
L'UPL, che si pensa sia abbondantemente finanziato da Riahi, si autodefinisce come partito di centro, sostenitore dell'economia di libero mercato e di valori modenristi. In un'intervista con Al Chourouk Riahi ha affermato di considerare Al-Nahda come il suo principale avversario ed ha rifiutato di cooperare con il partito islamico. L'UDP ha lanciato quest'estate una massiccia campagna pubblicitaria; uno degli unici tre partiti ad averlo fatto. Gli altri sono stati il PDP ed Ettakatol. Nonostante questo, il PDP nei sondaggi d'opinione ha appena il ruolo di comparsa.
In agosto Riahi ha annunciato di voler acquistare il venti per cento di Dar Assabah, un grosso editore giornalistico di stampa quotidiana. Il Financial Times ha riferito che i blogger tunisini temono che voglia diventare un "Berlusconi tunisino". Riahi non si è personalmente candidato.

Il sito dell'UPL, l'UPL sul Libro dei Ceffi e sul Cinguettatore.



Partito Comunista dei Lavoratori Tunisini
Il Partito Comunista dei Lavoratori Tunisini (PCOT), un partito marxista-leninista, è stato fondato nel 1986 ma è rimasto fuori legge fino all'inizio di quest'anno. La maggior parte dei suoi candidati che concorrono per l'assemblea costituente vengono dalle zone costiere del paese. Il PCOT è ben organizzato e gode di una particolare popolarità tra gli studenti. Molti dei cosiddetti "contestatori dalla kasbah" che hanno inscenato dimostrazioni a partire da gennaio nella piazza della Kasbah a Tunisi chiedendo più cambiamenti rivoluzionari nel sistema politico tunisino sono anche sostenitori del PCOT. Il PCOT è stato escluso dalla coalizione governativa formatasi dopo la caduta di Ben Ali. Il partito è guidato da Hamma Hammami, che dagli anni Settanta in poi è stato più volte incarcerato per la sua attività politica. Nel 1994, secondo quanto riferito da Amnesty International, Hammami è stato arrestato, torturato e minacciato di morte. L'ultima volta è stato in carcere lo scorso gennaio, per aver parlato con dei giornalisti delle manifestazioni che si susseguivano nel paese.

Il sito del PCOT, il PCOT sul Libro dei Ceffi.


Coalizione Modernista Democratica
La Coalizione Modernista Democratica (PDM) si è formata a maggio ed è un'alleanza di vari partiti, tra i quali Ettajdid (Rinnovamento), il Partito Socialista di Sinistra, il Partito Repubblicano e la Via Centrista.
Ettajdid è diventato legale nel 1993 dopo aver smesso di appoggiare il comunismo e dopo aver adottato un'ideologia di centrosinistra. Probabilmente è la componente più importante del PDM.
Il PDM è un movimento laico ed è l'unico partito di un certo rilievo in cui nella metà dei casi ci siano dei capilista donne. Schiera anche il candidato più giovane in assoluto, Amal Nasser, uno studente di ventiquattro anni. L'alleanza vede con favore l'abolizione della pena di morte, che è ancora in vigore in Tunisia anche se in disuso da circa vent'anni, e una riforma del diritto ereditario che non presenti discriminazioni sulla base del sesso.

Il PDM sul Libro dei Ceffi e sul Cinguettatore.


Afek Tounes
L'Afek Tounes è politicamente l'esatto opposto del PCOT. Questo partito di destra è stato fondato da economisti di orientamento neoliberista ed è capeggiato da Emna Mnif, un professore di medicina.
Secondo un'intervista a Mnif realizzata da Nawaat, Afek Tounes viene spesso considerato un partito elitario e borghese. A luglio Afek Tounes ha cercato di tenere un convegno a Sidi Bouzid, la città dove l'insurrezione tunisina è cominciata. I cittadini, credendo che Afek Tounes avesse a che fare con il Raggruppamento Costituzionale Democratico (RCD) di Ben Ali, hanno bruciato una bandiera del partito ed hanno impedito che il convegno si svolgesse. Un portavoce ha smentito i presunti legami con l'RCD.

Il sito di Afek Tounes, Afek Tounes sul Libro dei Ceffi e sul Cinguettatore.


Al-Waten (La nazione), Al-Moubendra (L'Iniziativa), Giustizia e Libertà, Indipendenza per la Libertà
Sono nati vari partiti dal Raggruppamento Costituzionale Democratico di Ben Ali.l Tra essi Al-Waten (La nazione), fondato da membri dell'RCD in passato ministri del commercio e del turismo o ministri dell'interno, Al-Moubendra (L'Iniziativa), Giustizia e Libertà, Indipendenza per la Libertà.



Hizb ut-Tahrir
Oltre cento partiti hanno ottenuto il permesso di schierare candidati per le elezioni dell'assemblea costitutente. Hizb ut-Tahrir, un partito panislamico di ispirazione salafita non ha avuto il permesso di partecipare perché le autorità tunisine pensano che i partiti che non rispettano i principi democratici non possano essere legalizzati. Il capo di Hizb ut-Tahrir Ridha Belhadj ha detto ad Al Jazeera "Noi non abbiamo bisogno dell'autorizzazione del governo, quella la abbiamo dalla gente".
Rispetto ad al-Nahda, Hizb ut-Tahrir è più piccolo e più conservatore. Il partito era fuori legge ai tempi di Ben Ali ed ha tenuto un congresso il quindici gennaio, il giorno dopo la fuga di Ben Ali dalla tunisia.


Partito Pirata di Tunisia
Il piccolo Partito Pirata di Tunisia si è guadagnato a gennaio l'attenzione dei mass media, quando vari appartenenti al partito furono arrestati e incarcerati dal regime di Ben Ali per aver partecipato alle proteste contro il governo. Dopo la partenza di ben Ali Slim Amamou, un appartenente al Partito Pirata che era stato torturato durante la detenzione, è diventato segretario di stato per lo sport e per la gioventù. Amamou, che è anche amministratore di una società che sviluppa sul web, ha tuttavia dato le dimissioni a maggio, dopo che il governo tunisino aveva deciso di bloccare svariati siti.
Il PPT ha qualche legame col movimento internazionale dei partiti pirata che sostiene la riforma del diritto d'autore, il diritto alla privacy e la trasparenza degli atti di governo. Il ministero dell'interno tunisino ha tuttavia affermato che non è prevista la legalizzazione del PPT in vista delle elezioni.

Il sito del PPT, il PPT sul Cinguettatore.


Candidati indipendenti
Candidati che non appartengano ad alcun partito possono concorrere come indipendenti, e presentare liste con propri candidati. Nonostante manchino spesso del sostegno economico ed organizzativo che l'appartenenza ad un partito può garantire, alcuni candidati indipendenti potrebbero riscuotere un discreto successo. Circa il quarantacinque per cento delle liste elettorali presentate all'authority tunisina per i processi elettorali sono state formate da candidati indipendenti, scrive Tunisia Live.
Ecco alcuni dei candidati indipendenti di maggior peso.
- Abdennaceur Laouini, un attivista di sinistra, un avvocato che ha guidato la protesta degli avvocati tunisini nel dicembre 2010. Laouini si presenta a Sfax. Ha riferito ad Al Jazeera che "i candidati inquadrati nelle liste indipendenti partono svantaggiati" perché "il processo elettorale è centrato sulle liste, non sulle persone; questo è un particolare che favorisce i partiti politici".
- Youssef Seddik, un antropologo e filosofo che guida una lista indipendente che si presenta in un sobborgo di Tunisi.
Abdelfattah Morou, un ex membro di al-Nahda che ha messo insieme venti liste indipendenti alleate, presenti un po' in tutto il paese.
- Riadh Guerfali, un blogger insegnante di legge che scrive per il sito dissidente Nawaat.org, che si presenta nella città di Biserta.
- Yassine Ayari, un attivista su internet contrario alla censura sul web, che si presenta a Zaghouan.


Fonte: Al Jazeera.


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