martedì 19 luglio 2011

Casaggì Firenze è diversa dagli altri, e nessuno ne dubita


Casaggì Firenze è una esigua e sostanzialmente innocua conventicola "occidentalista" specializzata in (1) asserzioni cialtrone e in (2) affissioni abusive.
Tanto lavorìo è finalizzato alla visibilità e a suscitare nel pubblico una reazione che, nelle speranze dei citati spaghetti boys, dovrebbe tradursi in suffragi.
Questo nelle intenzioni, e ancor di più nelle speranze.
Poi c'è una cosa differente.
C'è la realtà.
Stiamo parlando di "occidentalisti" e questo significa che la realtà va abitualmente, serenamente ed ovviamente in direzione opposta ai loro desideri, alle loro intenzioni e ai loro obiettivi.
Le reazioni alle intraprese di Casaggì si polarizzano dunque su tre posizioni: favorevole, indifferente e contraria.
Alla prima appartengono qualche gazzettista, il politicame istituzionale di riferimento e i dettaglianti di mesticheria.
Gazzettieri e politicame hanno nel punto 1 la propria specializzazione indiscussa; i dettaglianti di mesticheria traggono dal punto 2 entrate delle più considerevoli.
Alla seconda appartiene la grande maggioranza del pubblico, che tratta i giovani mangiaspaghetti letteralmente come se non ci fossero.
Naturalmente è sufficiente allontanarsi di qualche metro dalle frontiere dello stato che occupa la penisola italiana per trovare chi la dipinge in modo obiettivo e realistico, come attesta l'immagine qui sotto. La riportiamo perché anche il trascurabile tassello rappresentato da Casaggì contribuisce quotidianamente e deliberatamente alla costruzione di questa realtà.



Appena qualche mese fa avremmo ripetuto che è ingeneroso attribuire la responsabilità di tutto questo all'elettorato passivo e che esso ha l'unica vera colpa di essere fedele rappresentante dei "valori" condivisi dai sudditi. Solo da poco tempo l'aver constatato de visu le implicazioni dello scollamento verificatosi tra mass media e politica istituzionale da una parte e valori effettivamente condivisi da cittadini dall'altra ci sta inducendo a qualche cauto ripensamento.
Alla terza categoria appartengono gli avversari in termini di politica di strada, propensi ad assegnare a los casatiellos un'importanza finanche eccessiva. Sul perché meritino scarsa stima e anche minore considerazione, esistono già considerazioni stringate, lapidarie e puntuali, e d'altronde è la stessa pratica politica di Casaggì a fornire ai suoi detrattori occasioni praticamente quotidiane di sincera ilarità.
A volte la cosa passa il segno al punto da attirare su Casaggì addirittura il biasimo degli avversari politici istituzionali. Quando questo succede, soprattutto nell'imminenza di una spaghettata in compagnia, Casaggì reagisce sistematicamente in modo da peggiorare le cose.
A volte dandoci occasione per fornire a chi legge qualche breve saggio della nostra competenza di interpreti e traduttori, come in questo caso.
Altra cosa: Casaggì non è la giovanile di nessun partito. E' uno spazio che collabora col Pdl e che utilizza il partito come strumento per accedere alle istituzioni, per proporre alternative e per guadagnare spazi e creare progetti, ma che non ne dipende in alcun modo, nè politicamente, nè economicamente. A differenza di altri. (fonte)
Traduzione ed interpretazione: a Casaggì, partito o non partito, è possibile fare i dirigenti giovanili anche ad un passo dai quarant'anni. E' uno spazio che collabora col PDL e che utilizza il "partito" come strumento per occupare qualche poltrona, per proporre a chi abbia abbastanza faccia tosta, voglia di farsi largo a gomitate, pelo sullo stomaco ed una quantità di rispetto per se stesso e per gli altri inversamente proporzionale alla prepotenza un'alternativa all'affrontare fosche mattinate invernali di attesa presso l'ufficio per l'impiego, più le peregrinazioni di rito presso le agenzie interinali. Il fatto che nell'ambiente si vada avanti così da generazioni e che questo abbia portato alle magnifiche sorti e progressive su raffigurate dimostra che si è effettivamente diversi da altri.
Semplicemente perché peggiori.

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