sabato 2 ottobre 2010

Firenze, ottobre 2010. La "civiltà occidentale" di ogni giorno.


La saldezza, la presa, la consistenza, la graniticità delle radici cristiane dell'"Occidente" in un bar di periferia.
Ian McKormack torna dall'aldilà, addirittura con l'ingresso libero.


La foto qui sopra viene da uno di quelli che Luciano Bianciardi ritrasse per quello che sono già nel 1964. "...Il bottegone, una stanza enorme senza finestre, con le luci giallastre sempre accese".
Una foto come questa darebbe anche da disperare, più che da pensare. Ma è stata scattata attorno all'imbrunire, e non pare che le "pubblicazioni" esposte siano esattamente andate a ruba. Forse sperare è ancora concesso.

In materia di "civiltà occidentale" ha scritto qualcosa, oggi, anche Riccardo Venturi. Tra il luglio e l'agosto del 2001 in una penisola dell'Europa meridionale nota nel mondo per la propensione dei suoi abitanti agli spaghetti, al mandolino, alla cocaina ed alla frequentazione delle prostitute, si diffuse a livello mediatico e non solo l'asserzione secondo la quale le macchie che si notavano sui muri della scuola genovese Armando Diaz, citata nel post in link, fossero in realtà fatte con salsa di pomodoro.
Non sappiamo con esattezza a chi debba essere fatta risalire la responsabilità prima della diffusione di un simile rumour. Chiunque egli sia, il nostro auspicio è che la foiba gli sembri una vacanza.
Che giunga alla morte assaporando a lungo l'assoluta certezza che tra tot secondi egli non esisterà più, e che il mondo continuerà a girare come se nulla fosse.
Questo è nostro auspicio e nostro augurio; e che gli siano negate lacrime e sepoltura.

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