giovedì 10 dicembre 2009

Prato: i valori cristiani e l'assiduità nel culto sono un baluardo contro l'Islam


La foto qui sopra è stata scattata il dieci dicembre 2009 in località Macrolotto, lungo una trafficata strada che percorre una zona industriale.
I cattolici considerano questo giorno "il giovedi della seconda settimana di Avvento" e quello che chiamano "calendario liturgico" prevederebbe una lettura dal profeta Isaia, dei salmi ed un'ultima lettura dal Vangelo di Matteo.
Dalla scorsa primavera, a Prato, lo storico malgoverno delle cosiddette sinistre è stato spazzato via dalla provvidenziale vittoria elettorale del piddì con la elle e dell'agguerritissima Lega, che hanno posto senza indugio e con immediata fortuna le basi per una rinascita anche spirituale della città messa in ginocchio dal bolscevismo. Aguzziamo dunque la vista -o ingrandiamo l'immagine con un clic- e vediamo cosa prevede, in questo primo anno di rinascita "occidentalista" per la città di Prato, la ben più visibile proposta di questo cartellone pubblicitario.
Natale e Capodanno erotico con trentanove Gilda girls e mezzo, super cenone erotico €100.00 tutto compreso... ma proprio tutto!
"All inclusive", tutto compreso, si sgola il cartellone.
Più chiari di così non si potrebbe essere, su quale sia il core business di questo "locale".
Il tutto si trova dalle parti di Viareggio, una cittadina sul mare recente preda elettorale degli "occidentalisti" costretti da motivi di opportunità politica a trasferirvi il proprio teatrino convegnistico, dopo che lo storico feudo di Montecatini -anch'esso celebre, e da moltissimi decenni, per essere specializzato in consimili esempi di esercizio eroico delle virtù cristiane-ha a sua volta cambiato colore.
Come si vede la riscoperta delle "radici cristiane", col suo corollario di opere di devozione e di mortificazione dei sensi, sta facendo passi da gigante, anche a Prato.

3 commenti:

  1. chissà quando passeranno a replicare frate indovino ...

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  2. Bè come al solito i valori cristiani li applicano a modo loro...se in Italia i sepolcri imbiancati si potessero scavare noi giovani alrcheologi avremmo il futuro assicurato!
    Chiara

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  3. In agosto ero in giro per l'Anatolia. Valore aggiunto del viaggio un giovanissimo archeologo torinese, in compagnia del quale la visita ai siti hittiti e della Commagene è stata vieppiù interessante, anche se -nel suo caso- funestata proprio dalla prospettiva delle fami dantesche che lo avrebbero atteso al ritorno...

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