sabato 27 dicembre 2008

Mahmoud Ahmadinejad: antisemitismo per Natale?



I quotidiani on line del 26 dicembre riferiscono di una prassi adottata da qualche anno da un canale televisivo britannico, che consiste nel far seguire al tradizionale discorso augurale del monarca un corrispondente discorso pronunciato da qualcuno che viene investito della responsabilità di fornire un "punto di vista alternativo" a quello di Sua Maestà Britannica.
Teoricamente un bell'esempio di pluralismo.
Teoricamente, appunto.
In pratica la scelta dei personaggi e la presentazione delle loro parole fa pensare che l'intento da perseguire -e l'effetto pratico raggiunto- sia piuttosto quello di ottenere una legittimazione "a contrario" di quanto affermato dal monarca britannico caricaturalizzando, denigrando o distorcendo in ogni modo le affermazioni di colui che viene presentato come controparte.
Per il 2008 il dubbio onore di fare da sparring partner per i pennaioli in servizio permanente effettivo è toccato a Mahmoud Ahmadinejad, legittimo presidente della Repubblica Islamica dell'Iran eletto dal popolo -ed eletto con un numero di suffragi e con una partecipazione elettorale che tanti "presidenti" delle democrazie in via di esportazione neanche si sognano- che viene invece invariabilmente denotato come "dittatore" di un "regime" contro il quale tutto è lecito.
Uno stizzito trafiletto su Repubblica ci comunica che il ministro degli esteri britannico ha protestato con il canale televisivo per la "serie di dichiarazioni antisemite spaventose" rilasciate da Ahmadinejad, ed in questo ha trovato l'ovvia sponda dell'ambasciatore sionista a Londra.
Qui di seguito si riporta la traduzione integrale del discorso pronunciato in tv dal presidente della Repubblica Islamica dell'Iran. Al di là delle considerazioni su Cristo, comprensibilissime da chiunque conosca anche solo i rudimenti dell'Islam sciita e dunque assolutamente al di là della portata di un pubblico cui i media si guardano bene dal divulgare informazioni che renderebbero difficoltoso il presentare il popolo iraniano e le sue istituzioni come l'incarnazione del Male metafisico, in tutto il testo non compare alcun vocabolo che permetta di considerarlo una prolusione antisemita. Se a pronunciarlo fosse stato qualunque altro leader politico o mediatico del pianeta non avrebbe sollevato alcuna eco.
In pratica, Mahmoud Ahmadinejad riesce a prendersi dell'antisemita ogni volta che prende la parola; delegittimare lui e l'Iran è una prassi consolidata ed inscalfibile che passa sopra a tutto e non si arrende mai, neppure davanti all'evidenza.


In nome di Dio, il Compassionevole, il Misericordioso.
In occasione dell'anniversario della nascita di Gesù figlio di Maria, Parola di Dio e Messaggero di misericordia, vorrei congrtularmi con tutti i seguaci delle fedi abramiche, e specialmente con coloro che sono seguaci di Gesù Cristo, e con il popolo della Gran Bretagna.
L'Onnipotente ha creato l'univeerso per gli esseri umani, e gli esseri umani per se stresso.
Ogni essere umano che ha creato ha avuto da Lui la possibilità di raggiungere le vette della perfezione.
Ha invitato ogni uomo a fare ogni sforzo per vivere una buona vita in questo mondo e ad adoperarsi per raggiungere la vita eterna.
In questo difficile e impegnativo cammino dell'uomo che parte dalla polvere ed arriva alle vette del divino, L'Onnipotente non ha lasciato che l'umanità dovesse provvedere con le proprie sole forze. Ha scelto il migliore tra coloro che Egli aveva creato perché fosse suo profeta e facesse da guida all'umanità.
Tutti i profeti hanno chiamato al culto di Dio, all'amore, alla fratellanza ed alla creazione di giustizia e di amore nella società umana.
Gesù, il Figlio di Maria, è il portabandiera della giustizia, dell'amore per il nostro prossimo, della lotta contro la tirannia, la discriminazione e l'ingiustizia.
Tutti i problemi che hanno orientato verso il Male l'umanità nel corso dei secoli sono sorti perché l'umanità si è avviata su un cattivo sentiero ed ha ignorato il messaggio dei Profeti.
Adesso che la società umana si trova ad affrontare una miriade di problemi e una successione di crisi complesse, possiamo rintracciarne le cause nel rifiuto, da parte della società umana stessa, del messaggio dei Profeti, ed in particolare nell'indifferenza di alcuni governi e di alcune potenze verso gli insegnamenti dei divini profeti, specialmente verso quelli di Gesù Cristo.
La crisi nella società, nella famiglia, nella morale, nella politica, nella sicurezza e nell'economia che ha reso la vita difficile per l'umanità e che continua ad esercitare una forte pressione su tutte le nazioni è emersa perché i profeti sono stati dimenticati, l'Onnipotente è stato dimenticato e alcuni leader si sono allontanati da Dio.
Se Cristo fosse sulla terra oggi, senza dubbio Egli prenderebbe le parti del popolo, in opposizione alle potenze prevaricatrici, malevole ed espansioniste.
Se Cristo fosse sulla terra oggi, senza dubbio Egli isserebbe la bandiera della giustizia e dell'amore per l'umanità, per opporsi ai guerrafondai, a coloro che occupano le terre altrui, ai terroristi ed ai prevaricatori di tutto il mondo.
Se Cristo fosse sulla terra oggi, senza dubbio Egli lotterebbe contro le politiche tiranniche dei sistemi politici ed economici che controllano il mondo, come fece nel corso della Sua vita.
La soluzione ai problemi di oggi è il ritorno ai valori cui ci hanno esortato i Profeti.
La soluzione a queste crisi sta nel seguire i Profeti che sono stati inviati dal Onnipotente per il bene dell'umanità.
Oggi esiste tra le nazioni una generale intenzione di chiedere cambiamenti fondamentali. Questo è quello che sta succedendo.
La richiesta di un cambiamento, la richiesta di una trasformazione, la richieste di un ritorno ai valori umani stanno rapidamente diventando la principale esigenze delle nazioni del mondo.
Queste esigenze devono ricevere risposte autentiche ed appropriate. Il prerequisito perché questo mutamento si verifichi davvero è rappresentato da un radicale cambiamento de negli obiettivi, nei propositi e nelle direzioni dell'agire.
Se si imporranno nuovamente alle nazioni degli obiettivi tirannici confezionati in maniera attraente ed ingannevole saranno popoli interi, ormai messi in guardia, a levarsi contro di essi.
Fortunatamente oggi, mentre la crisi e la disperazione si ingigantiscono, sta crescendo allo stesso modo anche un'ondata di speranza. La Speranza per un futuro più luminoso, la speranza che venga ristabilita la giustizia, la speranza per una pace reale, la speranza che emergano virtuosi e pii governanti che amano il loro popolo e vogliono porsi al suo servizio; e questo è ciò che l'Onnipotente ha promesso.
Riteniamo che Gesù Cristo ritornerà, insieme ad uno dei figli del venerato Messaggero dell'Islam e di guidare il mondo verso l'amore, la fratellanza e la giustizia.
La responsabilità di tutti i seguaci di Cristo e di quelli delle fedi abramitiche è quella di preparare il terreno per l'adempimento di questa promessa divina e per l'arrivo di quella gioiosa, splendida e meravigliosa era.
Mi auguro che le intenzioni di tutti i popoli possano unirsi in unn futuro non troppo lontano, e che con la grazia del Signore Onnipotente giunga finalmente quest'era di splendore a dominare il mondo.
Ancora una volta, mi congratulo con tutti e con ciascuno per l'anniversario della nascita di Gesù Cristo. Prego che il nuovo anno possa essere un anno di felicità, di prosperità, di pace e di fratellanza per l'umanità.
Vi auguro ogni successo ed ogni felicità.


Nessun commento:

Posta un commento